Ogni estate arriva il momento di partire per le “Serate di Nomadelfia”; quest’anno però la Serata ha cambiato stile, si presenta con una nuova veste artistica: in tutti c’è grande trepidazione.
L’alfabeto si sviluppa come filo conduttore per lanciare messaggi, ma a rovescio: da Z, come Zeno, alla A di Amore. I temi sono tanti, ed ogni singola lettera ne suggerisce più di uno: P come Povertà, Pace, Pazienza… ed ancora parole come Rivoluzione, Famiglia, Giustizia, Divisione, Beatitudine. Tutto fa spettacolo e dona gioia, perché le Serate vogliono portare un messaggio di speranza e fraternità.
Le Serate di Nomadelfia hanno fatto tappa in Abruzzo e nelle Marche, come segno concreto di vicinanza e sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto.
“Il messaggio che viene a tutti noi – ha sottolineato Mons. Giovanni D’Ercole dopo aver assistito ad una Serata – è un messaggio molto semplice: ognuno di noi è una spiga, un piccola spiga che si porta a casa. Molte spighe fanno molto pane, molto pane fa molta vita, molta vita fa molta gioia e molta gioia da tanta pace. Che possa essere così, un messaggio che ci portiamo a casa. E ognuno di noi nel suo piccolo, ma con coraggio e con perseveranza, diventa una spiga che dona vita e porta pace”.
Con la chiusura dell’anno scolastico la presenza di ospiti in Nomadelfia è aumentata. Chi visita Nomadelfia trova accoglienza e condivisione, vivendo l’esperienza comunitaria delle nostre famiglie e partecipando della bellezza della vita che non si chiude tra le colline della Maremma ma si espande in una nuova forma di fraternità che non ha confini .
C’è chi si ferma qualche ora, chi un giorno, chi di più. Ognuno custodisce nell’intimo paure, preoccupazioni, sogni, aspettative, domande; chi si sente scoraggiato, chi non ha più nulla in cui credere, chi cerca una via d’uscita, un incoraggiamento per ripartire, un riferimento, una conferma; chi vuole meditare, pregare, chi cerca il silenzio; risposte ai problemi della vita.
Sono giovani universitari che portano avanti le loro tesi di laurea, famiglie, scout… non ci sono età per arrivare a Nomadelfia, per avvicinarla, per entrare nella sua vita.
E in compagnia ci si immerge nel quotidiano per far rinascere la speranza, la volontà, l’impegno personale, familiare e sociale. Si sperimenta la vitalità di un mondo nuovo, si capisce che una società nuova è possibile
“Chi solo comprende non comprende; chi partecipa comprende”. L’incontro con Nomadelfia si traduce in un arricchimento reciproco di valori e di preziose esperienze che allargano la visuale oltre i confini del “mio e del tuo”.
Commenti recenti